Filosofo greco. Scolaro di Aristotele, cui
successe nella direzione del liceo alla morte di questi (321 a.C.),
orientò la sua opera verso lo studio della natura, inaugurando con
Cause dei processi vegetali e
Storia delle piante la ricerca
scientifica in biologia. Di
T. si ricordano anche alcuni contributi in
altri ambiti del sapere: in logica sviluppò la teoria del ragionamento
disgiuntivo e ipotetico; in morale, con l'opera
Caratteri, si
dedicò a fornire una descrizione di tipologie umane; in fisica
rielaborò la dottrina aristotelica dei quattro elementi. Di rilievo
è anche un frammento intitolato
Metafisica, in cui egli avanza una
duplice critica al maestro: da un lato contesta la dottrina del primo motore
sostenendo che il movimento è una qualità intrinseca degli oggetti
naturali, dall'altro mette in discussione l'universalità del principio
teleologico evidenziando la resistenza che la natura oppone al finalismo (Ereso,
Isola di Lesbo 373 a.C. circa - Atene 287 a.C. circa).